IMPIANTI ELETTRICI IN ZONE CON PERICOLO D’ESPLOSIONE

IMPIANTI ELETTRICI IN ZONE CON PERICOLO D'ESPLOSIONE

DEFINIZIONI:

Durante un normale processo lavorativo all'interno di un'attività possono presentarsi delle formazioni di zone in cui un innesco casuale potrebbe causare un'esplosione. Tali volumi possono essere causati da sostanze gassose (ad esempio il metano negli impianti termici), sostanze liquide (il travaso di liquidi infiammabili tipo benzina o solventi non ad acqua) e sostanze in polvere (tipo farine, limature di ferro, particelle finissime di legno, zucchero etc).

Gli impianti elettrici in zone con pericolo d'esplosione devono essere progettati e installati in modo da prevenire qualsiasi innesco. Devono quindi essere idonei alla classificazione della zona.

Verifica impianti elettrici in zone con pericolo d'esplosione

Verifica impianti elettrici in zone con pericolo d'esplosione

CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE CON PERICOLO D'ESPLOSIONE:

La 81/08 (ex legge 626) sulla sicurezza nei luoghi di lavoro obbliga il datore di lavoro a fare tutto quanto in sua facoltà per evitare possibili situazioni di pericolo. Deve quindi far redigere una relazione che calcoli le zone di pericolo d'esplosione classificandone la tipologia e l'estensione. Il progettista elettrico dovrà poi redigere un progetto che tenga conto di questa classificazione per progettare correttamente gli impianti elettrici in zone con pericolo d'esplosione.

VERIFICA:

Oltre a questo, il datore di lavoro deve predisporre le verifiche periodiche di legge secondo il DPR 462 per gli impianti elettrici in zone con pericolo d'esplosione contattando un Organismo abilitato dal Ministero dello Sviluppo Economico per l'Area 4 del DPR 462/01.

PERIODICITA':

La periodicità delle verifiche secondo il DPR 462 per gli impianti elettrici nelle zone con pericolo d'esplosione sono di due anni. Inoltre, se un'attività , avente periodicità di verifica quinquennale ha all'interno ambienti con zone con pericolo d'esplosione la periodicità diventa automaticamente biennale.

SANZIONI:

Il Dgls 106/09 ha stabilito poi le sanzioni amministrative e penali a cui va in contro un datore di lavoro in caso di inadempienza agli obblighi sanciti dal DPR 462. Le sanzioni vanno da ammende da 2.500 a 6.400 euro all'arresto da 3 a 6 mesi di carcere.

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